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    Era solo questione di tempo prima che l’invasione dei malware colpisse anche i nostri amati smartphone. L’aggeggio elettronico padrone degli anni 2000, sempre più fondamentale per ogni attività della vita quotidiana, è ormai da tempo soggetta a tentativi più o meno convincenti di hackeraggio. Molto spesso però è possibile limitare il rischio rendendo chiuso l’accesso alle applicazioni, essendo spesso legate all’ingresso nello store dedicato e controllato dai produttori. E’ successo appunto all’inizio di quest’anno, quando ben 13 app sono state eliminate dallo store di Google perchè contenenti malware. L’ultima minaccia, diventata virale in pochissimo tempo, è quella generata da Mazar, primo vero esponente del suo genere a colpire ed infettare i cellulari Android.

    Come per la versione dei cugini PC, l’infezione è direttamente legata all’apertura di un messaggio (in questo caso un MMS). Una volta compiuto l’immane gesto si avvia automaticamente l’installazione di TOR, il collegamento tra internet e il deep web, vera e propria terra di conquista per gli hacker nei confronti dell’utente medio molto spesso totalmente ignaro della reale minaccia. A quel punto ogni dato sensibile è alla completa mercé dell’ospite indesiderato, che non solo potrà accedere ad ogni tuo segreto ma sarà in grado di prendere il totale controllo del telefonino e renderlo inutilizzabile.

    Il pericolo è stato segnalato dalla Heimdal Security, un’agenzia di sicurezza danese, che ha comunicato come quasi centomila smartphone abbiano ricevuto il nefasto messaggio contenente il malware, seppure non siano ancora stati pubblicati dati sulla percentuale di infezione che ne è derivata. Fortunatamente, l’Italia sembra ancora al sicuro, visto che nessuno ne ha ancora lamentato l’installazione.

    Ma se Atene piange, Sparta non ride.

    Già da parecchio tempo Apple è finita sotto l’attacco dei malware. Il più famoso, YSPECTRE, era in grado di modificare i segnalibri, il browser predefinito e l’annesso motore di ricerca. Il team di Cupertino è stato rapido e scaltro nel risolvere la questione con un semplice aggiornamento del firmware. Un altro esempio, XCODE ha obbligato Apple a cancellare da ITunes la bellezza di 85 applicazioni risultate infette, tra cui alcune molto famose quali Angry Birds 2 e We Chat.

    Come la tecnologia avanza, anche gli hacker hanno potuto aumentare il loro parco giochi. Per evitare questi rischi, il consiglio più importante è come sempre muoversi con attenzione e prudenza all’interno del web, verificando sempre la provenienza di ciò che si scarica e si utilizza.

    Per tutte le evenienze, in ogni caso, potreste sentire la necessità di acquistare un prodotto antivirus dedicato al mobile.

    E perchè non farsi servire da noi? Contattaci alla mail [email protected] per ottenere maggiori informazioni!

     

     

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