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    Ammettilo, quanto fastidio senti quando, navigando nelle pagine web, vieni indirizzato senza alcun controllo verso altre schede zeppe di pubblicità.

    Questa tecnica insopportabile, ma per certi versi molto funzionale, è ciò che rende possibile l’indirizzamento di un click non diretto alla destinazione prestabilita ma verso un altro oggetto.

    I rischi legati al Clickjacking non sono semplicemente riferiti alla perdita di tempo per chiudere la pagina, ma sopratutto alla quantità di frodi contenuti negli spot.

    Google è il primo colosso schierato dichiaratamente contro questa tecnica, scoperta nel 2008 da Robert Hansen e Jeremiah Grossman. Per ovviare al problema, il colosso di Mountain View si muove sia dal punto di vista tecnologico,sia da quello legale e meccanico. L’obiettivo, come confermato dal responsabile legale di Google per il traffico pubblicitario, Andres Ferrate è quello di: “individuare il i siti che utilizzano il clickjacking e il traffico ad esso collegato, in modo da escluderlo dal pagamento degli inserzionisiti nei successivi report di pagamento”.

    Il meccanismo di clickjacking viene implementato tramite Javascript e IFRAME. Il primo è molto semplice, basato sulla creazione di un “evento” a seguito di un click con il mouse gestito da una funzione di javascript, nota come event handler,  scritta da un programmatore. Questa tecnica però è legittima e non è ciò che preoccupa gli specialisti di sicurezza. Il sistema IFRAME, invece, utilizza una “cornice” noscosta per fare in modo che il click dell’utente colpisca gli elementi di questo inner frame, per poi catturarli e generare traffico sulla pubblicità predefinita.

    Entrambi questi sistemi sfruttano alcune difficoltà legate ai prodotti Adobe, quali Flash (qui abbiamo parlato di come probabilmente verrà sostituito a breve). Ovviamente, Flash è utilizzato da tutti i browser, che quindi possono essere ugualmente colpiti dal clickjacking.

    Come abbiamo visto, i colossi del web si stanno muovendo per risolvere il problema.
    Il nostro consiglio è, come sempre, prudenza nello sfruttare le attività interattive sui siti conosciuti. Mantenete protetto il vostro computer dotandovi dei prodotti del catalogo Avangate.

    Come ricordato da Chuck Palahniuk, giornalista americano scrittore del best seller Fight Club (sì, quello del film):

    Per avere in mano la propria vita, si deve controllare la quantità e il tipo di messaggi a cui si è esposti 

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