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    Abbiamo parlato spesso di argomenti riguardanti la privacy, tenendovi aggiornati sulle ultime notizie in materia. Quali sono i maggiori rischi in questo momento? Ovviamente, i siti e le applicazioni di maggiore utilizzo da parte degli utenti. Sempre in bilico tra truffa e furto di informazioni e dettagli personali, gli attacchi di hacker sempre più professionisti non si limitano ai computer, ma diventano sempre più presenti nei dispositivi mobili tanto utilizzate dalle nuove generazioni:

    Negli ultimi giorni si è letto di vari attacchi subiti da alcune delle piattaforme più utilizzate dagli utenti. Fra tutti, non si può non parlare di Whatsapp, soggetto ultimamente ad una serie di messaggi truffa (sopratutto riguardanti buoni sconto di catene di abbigliamento).

    whatsapp truffa
    Se darai seguito a questi messaggi potresti ritrovarti un abbonamento a pericoloso con iper-costosi servizi mobile. Oltre, ovviamente, al totale furto dei dati contenuti nel tuo profilo.

    Un’altra vittima eccellente, anche se non troppo famosa nel nostro paese, è BeautifulPeople.com. Sito d’incontri per “soli belli”, tra i più famosi al mondo, ha subito un attacco devastante che riguarda gli utenti iscritti prima di Luglio 2015. Questi sventurati (circa 1 milione e 100 mila utenti) hanno visto depredati tutti i propri dati personali. Preferenze sessuali, guadagno annuo, indirizzo, caratteristiche fisiche, dati della carta d’identità sono solo alcuni degli esempi.

    Ultimo, ma non meno importante, è Spotify. Il popolarissimo servizio di musica digitale, diventato uno dei must di ogni dispositivo mobile e non, ha visto i dati dei propri clienti rubati a Marzo 2016. I produttori hanno cercato di minimizzare, sia per l’importanza delle informazioni ottenuta sia per il numero di persone effettivamente coinvolte, ma è chiaro che a nessuno potrà mai far piacere vedere pubblicati il proprio indirizzo email e la password su internet. Probabilmente, questa violazione è stata compiuta sfruttando il metodo SQL Injection, che sfrutta alcune falle nei codici delle applicazioni per comunicare con il browser e ottenere le chiavi per diventare amministratori di un database (potrai trovare maggiori informazione sulla questione qui).

    I passi avanti ci sono e ci saranno, ma la lotta contro gli hacker professionisti e la loro creatività è sempre agguerrita. Avangate continuerà a tenerti informato su questo blog, sulla nostra pagina FB e alla mail [email protected].

    E ricordati, non fidarti mai di proposte troppo allettanti. 

    SONO FINTE

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