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    Avast
    violazione dei dati di Qantas

    In Australia cresce l’allarme contro le minacce cibernetiche

    La recente violazione dei dati di Qantas ha riacceso i riflettori sulle profonde lacune nelle difese cibernetiche australiane. Questo è un problema che va ben oltre la singola compagnia aerea.

    Qantas Airways Limited è la compagnia di bandiera dell’Australia e la sua più grande compagnia aerea per dimensioni della flotta, voli e destinazioni internazionali. È la terza compagnia aerea più antica del mondo ancora in attività, dopo KLM e Avianca, essendo stata fondata nel novembre 1920. Questo incidente, l’ultimo di una lunga serie che ha colpito le aziende del continente, evidenzia una preparazione insufficiente e pericolosa di fronte a un panorama di minacce sempre più complesso.

    Vulnerabilità e strategia di sicurezza

    In questo scenario, l’importanza di un buon antivirus e di una strategia di sicurezza proattiva emerge con prepotenza, come sottolineato anche da esperti del settore. La violazione di Qantas, attribuita al gruppo Scattered Spider, noto per colpire le grandi organizzazioni tramite piattaforme di terze parti, è un chiaro esempio di come anche le aziende più consolidate possano essere vulnerabili.

    Sebbene la compagnia abbia agito prontamente dopo la scoperta, la sua postura complessiva in materia di cybersecurity è stata giudicata “insufficiente”. E qui che entra in gioco l’importanza cruciale di soluzioni come l’antivirus. Stephen Kho, esperto di cybersecurity di Avast, ha ribadito a NewsWire un concetto fondamentale: le aziende, di qualsiasi dimensione, devono accettare che gli attacchi informatici non sono più una questione di “se”, ma di “quando”.

    Questa consapevolezza impone un cambio di mentalità, passando da una difesa puramente reattiva a una preparazione e resilienza proattive. Avast, attraverso la voce del suo esperto, enfatizza che l’antivirus è solo una parte di una strategia di sicurezza più ampia, ma ne costituisce la base. È essenziale che le aziende investano in infrastrutture sicure, aggiornino regolarmente i software e formino il personale. Ma, soprattutto, devono avere un piano di risposta agli incidenti chiaro e ben definito.

    In un’era in cui l’intelligenza artificiale si utilizza per creare messaggi di phishing impeccabili e deepfake sempre più convincenti, la prevenzione è l’arma migliore. L’antivirus moderno non si limita a rilevare virus, ma offre protezione in tempo reale contro malware, ransomware e tentativi di phishing, fungendo da primo e fondamentale strato di difesa. Le aziende che sottovalutano questo aspetto mettono a rischio non solo i propri dati, ma anche la fiducia dei clienti e la propria reputazione. La lezione della violazione di Qantas è chiara: non si può più permettersi di essere impreparati.

     

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