Oltre 16 miliardi di credenziali di accesso provenienti da piattaforme come Apple, Facebook e Google
Nello scorso mese di giugno si è verificata una massiccia e preoccupante fuga di dati, ampiamente segnalata, che ha esposto miliardi di password provenienti da piattaforme note come Google, Facebook e Apple. Fughe di dati di questo tipo possono originare diverse minacce informatiche, come il phishing, il furto di account, gli attacchi ransomware e truffe BEC ovvero Business Email Compromise.
Nonostante alcune interpretazioni iniziali, è fondamentale chiarire un punto, ovvero che non si tratta di una violazione dei dati di Google, Apple, Facebook e delle altre piattaforme. I ricercatori hanno infatti scoperto che si tratta di una enorme raccolta di credenziali di oltre 16 miliardi, compilata da numerose violazioni di sicurezza e infezioni da malware avvenute in passato, e sebbene alcuni titoli l’abbiano definita una “fuga di dati”, questa compilazione rappresenta più che altro un ri-assemblaggio di credenziali rubate. I record raccolti principalmente da infostealer, si sono infatti accumulati nel tempo. La maggior parte delle credenziali trapelate sono probabilmente non recenti, duplicate o già note e molte di esse non sono più valide. Tuttavia, è importante non sottovalutare completamente il rischio, poiché un numero significativo di credenziali potrebbe essere ancora attivo, specialmente se le persone sono abituate a riutilizzare le stesse password.
Per verificare se le nostre credenziali fanno parte di questa o di altre fughe di dati note
si può visitare Have I Been Pwned inserendo il proprio indirizzo email oppure utilizzando i servizi di monitoraggio del dark web offerti da fornitori affidabili come Norton o Avast.
Per rafforzare la sicurezza dei nostri clienti
si possono adottare una serie di accorgimenti come per esempio:
- Generare password uniche e complesse per ogni account.
- Utilizzare un password manager, come Norton Password Manager, che aiuta a creare e gestire password con facilità e sicurezza
- Abilitare l’autenticazione a due fattori (2FA) che risulta più sicura rispetto ai metodi basati su SMS
- Utilizzare un software di sicurezza affidabile come Avast che protegge i propri dispositivi in tempo reale
- Mantenere alta l’ attenzione alle truffe di phishing, rimanendo sempre diffidente verso e-mail o messaggi inaspettati, specialmente quelli che sollecitano un’azione immediata