L’ascesa di BlackLock-El Dorado e le nuove sfide del ransomware nel 2025
BlackLock, noto in precedenza come El Dorado, si è affermato come una delle varianti di ransomware più aggressive e prolifiche del 2025. Questo gruppo, con ben 48 attacchi nei primi due mesi dell’anno, sta ridisegnando il panorama delle minacce informatiche, utilizzando tattiche avanzate e, in alcuni casi, sfruttando l’intelligenza artificiale per massimizzare i danni.
La sua ascesa rappresenta un caso di studio perfetto per comprendere le nuove sfide che il mondo della cybersecurity deve affrontare, come evidenziato anche da report di importanti aziende del settore, tra cui Bitdefender.
Il nuovo volto della minaccia: da El Dorado a BlackLock
BlackLock non è un semplice rebranding, ma l’evoluzione di una minaccia già nota, che ora opera con maggiore sofisticatezza. A colpire sono stati soprattutto i settori delle costruzioni e immobiliare e gli attacchi non si sono limitati a questi ambiti, prendendo di mira anche agenzie governative con malware distruttivi.
A rendere il gruppo particolarmente pericoloso è l’utilizzo di un ransomware personalizzato, che complica l’analisi e la neutralizzazione da parte dei ricercatori di sicurezza. La loro strategia si basa sulla crittografia rapida dei dati e su una richiesta di riscatto che mira a sfruttare al massimo l’urgenza e il valore degli asset aziendali.
Il ruolo di Bitdefender e la risposta alle nuove minacce
Bitdefender è in prima linea nel monitoraggio e nella lotta contro gruppi come BlackLock. I suoi report, come il Bitdefender Threat Debrief | July 2025, analizzano costantemente l’attività di questi cartelli del ransomware, tracciandone i numeri e le tattiche. Questi studi sono cruciali per capire come minacce emergenti, come BlackLock, stiano evolvendo e quali settori siano più a rischio.
Inoltre, Bitdefender si concentra sullo sviluppo di soluzioni innovative per contrastare le tecniche più recenti degli attaccanti, come quelle “Living-Off-the-Land” (LOTL), che sfruttano strumenti legittimi per muoversi all’interno delle reti aziendali senza essere rilevati. L’azienda ha discusso di queste sfide anche in eventi di settore, sottolineando l’importanza di ridurre la superficie di attacco come priorità assoluta. Non si tratta solo di rispondere agli attacchi, ma di anticiparli, fornendo ai professionisti della sicurezza gli strumenti necessari per proteggere le loro organizzazioni.