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    Il tema privacy legato a Whatsapp, l’app di messaggistica online più famosa del mondo, ha seguito di pari passo la sua fama. Mentre il pubblico veniva conquistato dalla comodità e dall’immediatezza del prodotto adesso di proprietà di Mark Zuckerberg, si sono susseguite novità importanti ed interessanti che hanno stimolato non solo gli utenti, ma anche le istituzioni.

    La causa, quasi sempre, riguardava il giusto bilanciamento tra la gestione della privacy e la diffusione dei dati a fini commerciali. Proprio su questo tema, c’è un’importante novità. Facebook non utilizzerà più i dati ottenuti tramite Whatsapp per fini pubblicitari, almeno in Europa.

    Non si tratta propriamente di un passo indietro volontario. I primi scricchiolii a riguardo si erano intravisti nel Regno Unito, dove la decisione era già stata presa qualche giorno fa. Il tema della privacy, ma sopratutto del mercimonio dei dati personali è sempre più all’ordine del giorno, e ciò su cui fanno perno i critici è la poca informazione degli utenti. Facebook infatti possiede un’ottima guida, chiara ed esplicativa di tutte le implicazioni, ma non fa vere e proprie iniziative di sensibilizzazione. Pertanto, molte persone sono totalmente ignare di chi possa accedere a ciò che è riservato.

    Non è però l’unica cosa di cui i proprietari e gli utilizzatori di Whatsapp devono preoccuparsi negli ultimi giorni.

    Solo la scorsa settimana uno scherzo e un malware hanno disturbato le giornate degli utenti ignari.

    Il primo ha sfruttato l’onda lunga delle elezioni americane, creando una maxi bufala su un possibile virus contenuto in un video chiamato “Dance of the Hillary”. Per fortuna, nessun pericolo, anche se il balletto è andato veramente in onda durante una puntata di Ellen Degeneres Show.

    hillary

    Il secondo invece, di certo più fastidioso, è il classico click-baiting per coupon in offerta. Questa volta, l’oggetto utilizzato per sviare gli utenti era Emirates e alcuni presunti biglietti in super-offerta per destinazioni lontane.

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    Anche ad un occhio poco esperto, è però facile mettersi quanto meno un dubbio.

    1)URL: Difficile pensare che un colosso come Emirates non utilizzi una pagina di proprietà per questo genere di comunicazioni.

    2)NESSUNA PROMOZIONE: E’ possibile pensare che Emirates regali biglietti e l’unico mezzo di informazione sia Whatsapp?

    3)SONDAGGIO: Con tutti i clienti che viaggiano ogni giorno con questa compagnia, perchè chiedere pareri solo a chi pretende di farsi un volo gratis?

     

     

     

     

     

     

    Diffida sempre quindi da questo genere di proposte, sopratutto provenienti da canali non ufficiali.

    E poi, ormai dobbiamo tutti arrenderci all’unica verità. Nessuno regala nulla, anzi. Come si sente dire fin troppo spesso negli ultimi tempi:

    Se il prodotto è gratis, significa che il prodotto sei tu!

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